È arrivato e ora sembra che non lo desidero più.

È arrivato quello che desideravo da un sacco di tempo. 
E ora sembra che non lo desidero più.

È arrivato quello che desideravo da un sacco di tempo.

Ed ora?

E ora sembra che non lo desidero più.

Boh sembra che mi sono scoraggiata

Che bastano pochi giorni in cui non si fa niente per perdere l’abitudine di fare qualcosa o di un’idea, di un progetto. Si perde tutto.

E mi chiedo se sia normale o sono di nuovo io che continuo a cadere in cose che credo stiano a pennello sulla mia pelle per poi capire che stavo solo cercando di riempire un vuoto.

Non riesco a mantenere la motivazione, l’entusiasmo, dopo un po’ diventa tutto noioso, tutto privo di significato, di vita.

E sono stanca, stanca di non sentirmi viva per un qualcosa. Stanca di non sentirmi viva e basta.

A volte mi chiedo questo cavolo di senso nel vivere quale sia. Se poi anche nella persona che ami non trovi l’amore che ti aspettavi. Nel lavoro che fai non trovi l’appagamento che meriti. Se non hai tempo per prenderti cura di te perchè troppo impegnato in cose che credi siano importanti e che invece ti incastrano. 

Che senso ha se continuo a cercare una passione dentro di me e non la trovo. Ed ogni volta se ne va un pezzettino di me e mi ritrovo sempre più in basso e con meno speranze.

Che senso ha provare, buttare soldi.

Che senso ha?

Ora proseguirò, come fanno tutti.

Proseguirò la strada che mi sono aperta pensando fosse quella giusta. E con molta probabilità sarò qui tra qualche mese o un annetto a scrivervi che sono tornata indietro perchè ancora una volta non era la mia strada.

Ancora una volta.

E mi sento così spaesata e diversa. Indietro. E vorrei fare e fare e fare mille cose per far vedere che no, non sono indietro.

Ma poi mi ritrovo disfatta, in un pomeriggio vuoto in cui penso perchè faccio quello che faccio e non trovo risposta. 

E quel non trovare risposta mi sembra un macigno che cade dal cielo. Giusto sulla mia testa.

E nessuno viene a toglierlo. Così sparisco.

O almeno vorrei sparire, soltanto per un po’.

Lasciare andare tutto.

Non riesco più a tenere i mattoncini, figuriamoci a metterne altri. Vorrei tanto lasciare andare ogni cosa, tanto mollare tutto.

Che giornata di merda, anzi che giornate di merda.

Non ce la faccio più ad andare a lavoro, è diventato insostenibile. In realtà non ce la faccio proprio più a fare niente. Non so, ogni volta che sembra che qualcosa vada un po’ di più nella mia vita, poi finisce per cascare tutto, come una precipitazione..

Ho la sensazione di starmi facendo trasportare semplicemente dal flusso, senza guidare davvero io. Non mi sento di avere il controllo o di fare quello che voglio davvero. Non mi sento nemmeno di aver capito quello che voglio e questo mi esaurisce. Mi sento così indietro e così incapace rispetto al resto del mondo. Vorrei fare cose grandi, cose in grande e invece non riesco nemmeno ad organizzarmi una giornata in modo da non stressarmi. E ho detto tutto.

Sto cercando con tutte le mie forze di cambiare lavoro, di cambiare vita, di muovermi verso un futuro che mi piace di più. Ma ogni tentativo è un fallimento. Ogni tentativo di passo avanti si rivela una perdita assurda di energia che già sento di avere in scarse quantità. 

In questo momento mi sento davvero senza un briciolo di energia. Settimana scorsa non sono andata a lavoro inventando la scusa di stare male e mi vergogno tantissimo per questo se ci penso. Ma non ce la facevo, avevo bisogno di staccare. Sto mentalmente portando tante cose, sono caricata alla grande e mi sento di non riuscire più a caricarmi di nient’altro.

Vorrei tanto lasciare andare ogni cosa, tanto mollare tutto. Non so se qualcuno si è mai trovato nella situazione in cui sono, in cui ogni cosa in più ti sembra insormontabile. In cui anche le piccole cose quotidiane tipo alzarti o lavarti i denti, ti sembrano faticose. E provi disperazione e frustrazione nel pensare di doverle fare.. neanche stessi scalando l’Everest.

Ecco così mi sento, come se, se andassi a lavoro, potrei avere una crisi di nervi da un momento all’altro, come se potessi scoppiare e sfasciare tutto quello che intorno a me c’è. Come quando arriva un uragano e non lascia più niente se non un disastro e del dolore alle persone intorno. Mi sento talmente vulnerabile e piena che ho paura di me stessa, delle mie reazioni, di perdere il controllo perchè tenuto per troppo tempo. Vorrei mandare all’aria tutto ciò che ho costruito in questa vita perchè forse non riesco più a sorreggerlo.

Non riesco più a tenere i mattoncini, figuriamoci a metterne altri.

E’ una gabbia, mi sento imprigionata, mi sento stretta, mi sento di non potermi permettere di cambiare qualcosa perchè non posso muovere una cosa che ne cadono tre e mi sento frustrata e con la speranza che non so nemmeno più che cosa vuol dire.

E’ da un po’ che provo a fare passi per cambiare le cose ma vedo che non è mai abbastanza e che non cambia niente e mi sento ancora più scoraggiata vi giuro, mi viene da dire “ma che faccio a fare tutti questi sacrifici?”

Ho comprato un corso di formazione per cambiare professione ed andare verso un futuro che possa essere più nelle mie corde.. l’ho finito e mando candidature che vanno nel vuoto, forse addirittura nella spazzatura. E mi sento depressa, mi sento demotivata, non riesco a concludere niente di buono, non riesco a cominciare niente che mi piaccia sul serio e che non mi scocci dopo un anno o pochi mesi. Ma come si fa a vivere così per anni?

Peraltro in una società che sembra ti obblighi a capire subito cosa vuoi fare nella vita e ad incanalarti subito in un settore perchè poi hai troppo poco tempo per fare carriera, hai poco tempo per fare soldi, poco tempo per realizzarti. Tempo tempo tempo e tempo, sto maledetto tempo.

Questa società e questi social che sembra ti stiano dicendo che sei sempre in ritardo, che sei sempre sbagliata, sempre indietro, sempre inadeguata, sempre sfigata, che “come fai a non sapere cosa vuoi fare?”, che “trovati un posto pubblico se non sai che vuoi fare”, che “io alla tua età avevo già dei figli ed una casa di proprietà”.

A me sembra tutto così irraggiungibile. Non voglio fare un lavoro che tutte le mattine mi fa sentire demotivata ed insoddisfatta. Ma vedo un sacco di persone che lo fanno, che dicono che questa è la vita..ma come si può? Mi sento io la sbagliata della situazione, la viziata o la sfaticata di turno perchè invece preferirei mollarlo questo lavoro e non fare niente per un po’ solo per capire che cazzo voglio davvero. Ma non si può perchè ovviamente i soldi in questa cavolo di vita contano quasi più di ogni altra cosa, anzi li fanno contare più di ogni altra cosa e senza non sei niente e non puoi più fare niente e ti senti ancora di più un fallito.

Non ce la faccio più, vorrei avere il controllo della mia vita ma più vado avanti e più riesco solo a perderlo di più. Adoro scrivere ma cosa ci faccio con la scrittura al giorno d’oggi? Mi piace girare dei video ma sono troppo timida per mostrarmi e ho troppa paura del giudizio degli altri per farlo e mi sento solo ancora più deficiente ed ancora più arrabbiata con me stessa. Mi sento incapace di fare ciò che vorrei e quindi scarto a priori tutte le mie passioni, anche perchè credo che non potrebbero nemmeno diventare un lavoro.. quasi mi sento le risate delle persone risuonare nella testa perchè sono ridicole ed i miei pensieri e sogni altrettanto.

Sto davvero di merda.



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Volersi indipendente e sentirsi insoddisfatto.

Volersi indipendente perchè ci si sente un peso per gli altri. Sentirsi insoddisfatto per il semplice fatto di non riuscirci.

Non è una questione di auto o non auto. E’ che mi sentirei più indipendente. Mi sentirei che sono riuscita a realizzare qualcosa, che ho detto una c***o di cosa e poi l’ho anche fatta. Non mi sentirei un peso per gli altri, un problema, non dovrei nemmeno starci, ai comodi degli altri.

Mi sentirei più grande, più responsabile, mi sentirei di aver messo un tassello per creare quella vita che sto cercando di raggiungere. Un piccolo tassello. E invece l’auto non va in porto ed io quel piccolo tassello lo vedo ancora inesistente e perdo le speranze. E mi sento che non lo metterò mai, che non ce la farò. Che sono una di quelle che nella vita parla solo ma poi sta ferma. Di quelle che non si realizza. Di quelle che stanno ad aspettare qualcosa che non arriva ed intanto fanno 40 anni e sono ancora insoddisfatte e vogliono farla finita.

Ho paura di quello che ho sentito e di quello che sento ogni tanto.

Sento che non c’è niente di bello.. che la mia vita è tutti i giorni un sacrificio, è tutti i giorni una sopravvivenza, è tutti i giorni un cercare qualcosa che mi faccia brillare gli occhi che non c’è. E’ un fregare la noia, è un fregare quel vuoto assordante che sento dentro. Non ho nulla per cui dire “oggi è proprio una bella giornata”, o “che bella la vita”, nulla per cui sorridergli.

Mi sento che ci sto dentro ma senza starci davvero, senza usarla, la vita, senza sfruttarla, senza utilizzare le sue possibilità sempre che ce l’abbia. Mi sento così, come “sempre che ce l’abbia”. Capite cosa vuol dire?

Ditemi se si può vivere così, con questo “sempre che ce l’abbia” costantemente sulle spalle, per ogni cosa. Tutti i giorni.

Mi sento come se le condizioni intorno ed anche quelle dentro, non mi diano la possibilità di avere la vita che vorrei, di trovare realmente quello che mi piace e mi mantiene per un attimo viva.

E la malattia e l’ansia e il senso di colpa, il peso, il sentirmi in debito verso gli altri, i soldi, la famiglia con comportamenti tossici, la persona che amo con le sue difficoltà, di cui alcune si scontrano a morte con le mie. Poi c’è la società e i pensieri troppo forti e la paranoia, la tristezza, la malinconia, la pena, la nostalgia, le amicizie che non sento più. E ancora la vergogna, l’inadeguatezza e l’insoddisfazione, l’autostima sotto ai piedi e la mia generazione sempre più triste e intrappolata.

Potrei continuare con la frustrazione e lo stress, il non sentirsi all’altezza ed indipendente, il dover dimostrare. La paura, la ricerca affannata senza mai un risultato e la delusione e la rabbia e la voglia di urlare, di spaccare le porte.. la sensazione di sentirsi in trappola, di essere sempre mantenuta, la non completa libertà, la non vera felicità.

Ho pensato che non andasse niente nella mia vita..ho pensato che non faccio e non farò mai niente di buono. Che se mi vedo tra 5 anni non avrò cambiato nulla e starò solo peggio. Non sarò arrivata da nessuna parte perchè fondamentalmente non mi sento capace in niente, non mi sento in grado di crearmi un futuro su misura per me.

Se mi guardo non vedo proprio niente.

E ovviamente tutto questo si riflette sulle mie azioni di tutti i giorni, che si riflettono sul mio futuro e giriamo in tondo. Ed io sono sfinita.

Non credo di aggiungere altro, penso di aver reso l’idea.. spero nessuno stia così in questo momento. Ma se ci siete spero di avervi fatto sentire meno soli <3